martedì 12 febbraio 2008

APPELLO A TUTTE LE DONNE IN PUGLIA

C'è un drammatico attacco alla libertà femminile in questo paese. Un attacco che passa anche attraverso il sistematico depauperamento dell'idea di laicità. Pensiamo alla laicità non come ad un contenuto o insieme di valori, ma terreno in cui si forma l'etica pubblica, in cui i soggetti si liberano: lo spazio della politica. E dovrebbe essere anche lo spazio di un'informazione in cui tutte le parole abbiano modo d'essere dette, ma nessuna sia sacra.

Sì, perché in questi mesi di dibattito ipertrofico, la parola veicolata come pubblica e politica, che diventa senso comune ancor prima che legge, è ancora prevalentemente maschile. Sul corpo delle donne decidono uomini: di chiesa, o anche di scienza e di partito.

Non è mancata in questi mesi la voce delle donne: è mancato invece l'ascolto, o meglio il riconoscimento di autorevolezza.

La nostra voce, infatti, è stata delegittimata, oscurata dai media, ignorata dal dibattito pubblico o rimossa dalle sedi di discussione. L'ennesimo attacco incrociato alla libertà e all'autodeterminazione femminile.

La centralità mediatica che in questi mesi hanno avuto la discussione sulla 194, o il caso del papa alla Sapienza, o la macabra proposta di rianimazione dei feti non cancella, anzi aggrava il silenzio calato sulla parola delle donne. E anche questo silenzio è una violenza.

Abbiamo manifestato in centinaia di migliaia contro la violenza maschile sulle donne, contro i femminicidi: l'informazione si è concentrata sulla “cacciata delle ministre”...Sulla 194 si dà parola a Schifani, al papa, a Ferrara...è vero anche alla Binetti, che è donna (abbiamo anche noi i nostri problemi...)

In Puglia, centinaia di donne hanno partecipato al Forum sulla salute delle donne: sono emerse dalla discussione proposte articolate e nette sulle politiche consultoriali, sulla contraccezione, sulla distribuzione della RU 486 e della pillola del giorno. Proposte che ci aspettiamo siano state recepite nel Piano regionale sulla Salute. Eppure, in questi giorni la stampa ha dato spazio soltanto all'attacco volgare e strumentale che, utilizzando nodi cruciali per la salute e l’autodeterminazione delle donne, il centrodestra sta attuando nei confronti della giunta Vendola. O ancora ad esperti “della salute delle donne” quali il Forum delle famiglie, Mons. Ruppi e Mons. Cacucci, che hanno preteso di invalidare scientificamente la RU 486, utilizzata in molti paesi europei ed autorizzata dal ministero per la salute.

Usciamo dal silenzio...Non è solo il nome di un movimento che da qualche anno ha segnato una ripresa della parola da parte delle donne a livello nazionale ed anche in Puglia. E' un appello che concretamente rivolgiamo a tutte le donne pugliesi.

Vogliamo essere politica e informazione.

Chiediamo a tutte le donne pugliesi di firmare questo appello per:

  • l'approvazione delle proposte emerse nel Forum “Salute delle donne e politiche di genere” nel Piano regionale
  • una informazione regionale più corretta e che dia il giusto spazio a chi deve scegliere: le donne.
COMITATO l'otto NON SOLO A MARZO

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